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Come prepararsi per un colloquio di lavoro in 10 mosse 2/4

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Come prepararsi per un colloquio di lavoro in 10 mosse 2/4

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lavoro - 14/02/22

Continuiamo con la seconda puntata su come prepararti per un colloquio di lavoro, parlando della descrizione della mansione, del tuo discorso di presentazione e dei test di selezione.



N. 4 - Studia la descrizione della mansione


Se hai risposto a un annuncio, è importante che tu legga accuratamente la descrizione della mansione riportata e che capisca i requisiti e le responsabilità che comporta.

Questo non solo ti permetterà di farti trovare preparato, ti permetterà anche di capire se sei davvero idoneo e qualificato per quel lavoro.

E durante l'intervista, non dimenticare di chiedere delucidazioni, per essere ancora più sicuro della tua compatibilità con la mansione che ti stanno offrendo.

N. 5 - Preparati un discorso di presentazione


Non aver paura di prepararti e ripeterti varie volte ad alta voce, davanti allo specchio, un breve discorso di presentazione, di un minuto al massimo, dove spieghi chi sei, cosa fai, cosa vuoi e cosa hai da offrire.

Questo ti servirà quando ti faranno la classica domanda aperta: "Ci parli un po' di lei".

Una domanda aperta è quella in cui ti presentano un argomento in modo generico e devi quindi essere tu a riempirlo di contenuti.

Una domanda chiusa è invece una domanda a cui puoi rispondere in modo secco, con un "sì" o con un "no" - o "non lo so" - in una o due parole.

Le domande aperte e chiuse hanno funzioni diverse. Quelle chiuse servono per ottenere informazioni specifiche - ad esempio: "Come ti chiami?" e: "Dove sei nato?" - mentre quelle aperte servono per darti modo di parlare e lasciarti esprimere.

Quando perciò ti diranno: "Ci parli un po' di lei", che può benissimo essere la prima domanda dell'intervista, saprai cosa dire. Non includere nella risposta dettagli non rilevanti, limitati alle sole informazioni che possono essere interessanti per l'intervistatore. Quando avrai finito, aggiungi: "Se serve, posso aggiungere dettagli ai punti che ho già espresso".

E quando ti dicono: "Certo, faccia pure", trova un modo per infilarci qualcuno dei tuoi punti forti. Così, nel caso che: "Ci parli un po' di lei" sia stata la prima domanda, avrai avuto modo di dire le cose più interessanti per l'azienda già nei primi minuti!

Questa domanda è un'opportunità nell'opportunità che ti viene concessa, perciò non sprecarla!

N. 6 - Preparati a dover compilare dei test


Nel punto precedente abbiamo già risposto a una domanda: "Ci parli un po' di lei".

Ma la maggior parte delle domande che ti faranno, aperte o chiuse, non saranno generiche, ma andranno a indagare argomenti specifici.

Un'intera categoria di domande che merita un discorso a parte sono i test.

I test oggi sono molto usati dalle aziende di una certa dimensione, perché permettono di fare una preselezione molto veloce ed economica di molti candidati in una volta sola.

Un processo completo e tipico di selezione del personale in una grande azienda è articolato in tre fasi e funziona per esclusione: si inizia con una prima selezione dei curricula che l'azienda riceve, eliminando quelli ritenuti inadatti alla mansione, che perciò riceveranno la classica lettera: "Grazie, le faremo sapere".

Poi si convocano tutti i candidati rimanenti per partecipare alla seconda fase della selezione, basata sui test.

I test possono essere di vario tipo, ma quelli più usati sono un test d'intelligenza (efficienza intellettiva) e un test di personalità.

Sui test non c'è molto da dire. Puoi provare a compilarne alcuni di libero uso che trovi anche online, ma tieni presente che i test psicologici "seri", quelli validi e attendibili, non sono solo coperti da copyright, non sono nemmeno di libero uso. Possono essere somministrati solo da psicologi o altre figure professionali autorizzate.

Quindi, a meno che tu non sia stato già sottoposto a una somministrazione, non puoi conoscere in anticipo le domande. E inoltre uno stesso test può essere somministrato in varie forme parallele, cioè versioni che contengono domande diverse.

La strategia migliore è rispondere ai test in modo onesto, evitando di provare a dare di te stesso un'impressione migliore. Anche perché molti test hanno controlli di coerenza interni, che riescono a rivelare se la persona sta mentendo.

Parlando di personalità, in riferimento al Big Five, uno dei test di personalità più usato, i tratti che gli esaminatori valutano come più desiderabili per le interviste di selezione sono: alta coscienziosità, basso nevroticismo e alta gradevolezza._


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