Racconta l'autrice di quest'articolo, che intorno ai 20-30 anni credeva di essere una macchina d'efficienza. Si alzava presto al mattino, lavorava per lunghe giornate e faceva spesso colazione e drink serali con i colleghi. Scriveva un sacco di articoli. Poi la sorella le disse: "Aspetta quando avrai dei figli. Allora sì che sarai davvero produttiva".
Un bell'articolo di Heidi Isern, da lei stessa definito "storia umoristica basata sulla cruda onestà" e che fotografa abbastanza bene il pensiero fatalista che affligge coloro alla perenne, disperata ricerca dell'anima gemella.
Poche cose sono tanto traumatiche quanto la fine di una relazione affettiva di lungo termine. Perché alcuni continuano a essere perseguitati dai fantasmi del passato e dal dolore di un rifiuto, senza riuscire a venirne a capo? (leggi l'articolo su Medicitalia).