Ecco alcuni dei principi informatici che possono essere impiegati nel processo di cambiamento personale:
 | Lingue e linguaggi. Che tu stia programmando un computer o interagendo con un essere umano, la padronanza della lingua usata da entrambi per comunicare è fondamentale. Sfruttando le particolarità delle costruzioni sintattiche (e semantiche) offerte dalla particolare lingua usata è possibile modificare ciò che l'interlocutore pensa e crede. E nel caso dell'essere umano, ciò che sente. |
 | Piccoli cambiamenti, lavoro 'agile'. I sistemi complessi - come un sistema software di grandi dimensioni o come la mente di un essere umano - possono andare incontro a grandi cambiamenti anche in seguito alle variazioni di un solo parametro. Perciò è necessario agire per gradi. Si progetta una piccola modifica, la si mette in atto e si osservano i risultati. Se tutto si svolge come richiesto, si procede con un'altra piccola modifica e così via. |
 | Just in time. Si fa ciò che serve, solo quando serve. Si evita di mettere troppa carne al fuoco e ci si concentra in primo luogo sulla cosa più importante o più desiderabile che è possibile cambiare. Dopodiché si procede con quella successiva. |
 | Data hiding. Le informazioni non devono per forza essere presenti dappertutto. Anzi, per mantenere ordine, alcuni dati devono rimanere confinati solo nel contesto appropriato e non essere trasmessi altrove. Ecco perché non è necessario che tu mi racconti tutto di te. Solo quanto basta. |
 | Controllo della qualità. È necessario controllare continuamente la qualità del lavoro svolto. Per questo, ad ogni tappa del lavoro che svolgeremo insieme e non solo alla fine, ti chiederò dei feedback, cioè dei riscontri su come stiamo andando e su quanto sei vicino al raggiungimento del tuo obiettivo. Inoltre, a distanza di tempo dopo la fine del trattamento (in genere 6 mesi e un anno) se me ne darai il permesso ti ricontatterò, per verificare che i risultati ottenuti si siano mantenuti._ |