I pensieri ossessivi sono possibilità remote, poco probabili, ma che solo a pensarle ti viene paura e ti fanno stare male.
Da dove vengono questi pensieri?
"Dottore, ma perché proprio a me vengono questi pensieri? Così strani, così insistenti?"
Tanto per cominciare, questi pensieri non vengono solo a te.
Se tu hai paura di poterti buttare di sotto dal terrazzo quando ti avvicini alla ringhiera, non è che questo pensiero viene solo a te. Può venire a chiunque.
La differenza, però, è che 1) tu te ne lasci spaventare e 2) siccome ne hai paura, lo trattieni dentro di te. Perché nello sforzo di volerlo mandar via, gli fai la guerra.
Ma siccome le ossessioni sono pensieri, per fargli la guerra li devi pensare. E più li pensi, più li stai mantenendo in vita!
Le idee strane e inconcludenti vengono a tutti. La mente razionale è una macchina costruita apposta per creare alternative, possibilità, molte delle quali sono inutili.
La natura ama la ridondanza e così come ti dà due occhi invece di uno, ti dà molte idee pur sapendo che, se va bene, ne userai forse soltanto una o due. E le altre le scarterai.
Brainstorming
Hai presente la tecnica del brainstorming?
Il brainstorming funziona così: alcune persone devono risolvere un certo problema, tipicamente in ambito lavorativo.
Allora concordano di riunirsi per cercare di produrre quante più idee possibili, facendone un elenco. Qualunque idea venga in mente a uno dei membri del gruppo, la si annota. E la regola è che durante questa fase, quella della produzione delle idee, non si deve criticarle.
Non si deve cioè dire: "Ah, che idea stupida ti è venuta in mente!" Si deve solo annuire e prendere nota.
Finita questa prima fase, si passa alla selezione. Si riattiva cioè la mente critica e si passano in rassegna tutte le idee prodotte, mettendole in ordine di valore e scartando quelle inadeguate.
La tecnica del brainstorming è in circolazione fin dagli anni 50, ma sembra che in realtà risalga addirittura al Medio Evo.
Ma la natura l'ha inventata molto, molto tempo prima!
La tua mente, infatti, è continuamente al lavoro per generare schemi e soluzioni. Da quelli motori, apparentemente più semplici, per farti raggiungere con la mano la maniglia della porta che vuoi aprire, fino a quelle più sofisticate, ad esempio mettere a punto una strategia di marketing per aggredire fette di mercato.
Anche se non te ne rendi conto, nella tua testa c'è sempre qualcuno che crea nuove possibilità e ipotesi. Proprio come gli scienziati.
Terminator e il menu di opzioni
Magari non sei un boomer, ma avrai certamente visto Terminator, il primo capitolo della saga, quello del 1984. Se non l'hai visto corri a vederlo, perché è un bel film.
Il Terminator è una macchina, un robot creato per sembrare quanto più possibile umano, cioè un androide.
Perciò, nel film ogni tanto il regista ti fa vedere il punto di vista del Terminator, cioè come pensa e come compie le scelte per adattarsi al mondo circostante degli umani, scene come questa:
[Terminator, scena del motel]
Quando il gestore del lurido motel bussa alla porta, per avere spiegazioni sul cattivo odore proveniente dall'interno, chiedendo: "Hai un gatto morto, là dentro?" l'intelligenza artificiale del robot tira fuori sei alternative:
1. Sì/no 2. E allora? 3. Va' via 4. Per favore, torna più tardi 5. Fatti fottere, stronzo 6. Fatti fottere (e basta)
E giudica correttamente che, dato il contesto sordido e dato il tono con cui il gestore gli sta facendo la domanda, la risposta più appropriata è la n. 5.
Avrebbe potuto lasciarsi intimorire e rispondere, "Per favore, torna più tardi", ma la paura non si addice a un Terminator.
La differenza è la paura
Ora, se persino a un Terminator può venire in mente di rispondere in modo gentile a un tizio sgarbato, quindi una risposta possibile, ma inappropriata, qual è la differenza fra te che soffri di ossessioni e un Terminator?
La paura.
Le idee stupide vengono a chiunque, ma nel tuo caso non sono solo stupide, come buttarsi dal terrazzo o pugnalare i tuoi familiari, sono anche persistenti. Perché a causa della tua paura te le tieni dentro e ci rumini sopra.
Perché non vuoi mandarle via. Cioè finisci per causarti da solo proprio quello che vorresti evitare, proprio mentre cerchi di evitarlo.
Come uscirne?
Come ripeto spesso, il modo più diretto di superare le ossessioni è lasciandosene attraversare. Non trattenerle, non cercare di controllarle, non combatterle. Assecondale, trattale come delle zie noiose, invece che come killer spietati che stanno venendo a prenderti.
Impara a essere un po' più spietato con te stesso, e soprattutto con il livello delle cose che ti vengono in mente. E vedrai che poco alla volta potrai cambiare prospettiva._
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