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Depressione: batterla con luce e insonnia forzata

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Depressione: batterla con luce e insonnia forzata

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psicoterapia - 05/01/22

Sapevi che una delle cure meno convenzionali, ma efficacissime, per la depressione consiste nel togliere il sonno e usare luci molto intense? Scopri nel video cos'è e come funzionano la luminoterapia e la privazione forzata del sonno.



Secondo l'OMS prima del Coronavirus la stima era che il 5% della popolazione soffriva in modo patologico di depressione e il 7% di ansia.

Oggi siamo messi molto peggio. L'incidenza della depressione è stimata attorno al 20% e quella dell'ansia al 40%.

Quando parli di cure per la depressione pensi di solito a farmaci e psicoterapia.

Ma una delle scoperte abbastanza recenti è che togliendo il sonno, la depressione migliora.

E non solo la cosiddetta depressione unipolare, ma anche quella bipolare, quella cioè in cui alterni periodi normali a periodi di caduta dell'umore.

Spesso in fase diagnostica tu vedi che la persona depressa dorme male, ha il sonno disturbato, si sveglia nel cuore della notte. Oppure dorme più del normale, soffre cioè di ipersonnia.

Perciò potresti pensare: se aiuti questa persona a dormire meglio, forse anche i sintomi miglioreranno.

E infatti inizialmente, se hai problemi nel dormire è più facile sviluppare sintomi depressivi quando ancora non ne hai.

Tuttavia la ricerca ha mostrato che dal 40% al 60% delle persone che già stanno attraversando un episodio depressivo, migliora entro le 24 ore quando perde una notte intera di sonno.

In altre parole, la depressione ti toglie il sonno, ma se ti tolgo il sonno ti tolgo la depressione. Questo perché i ritmi del sonno sono centrali nei disturbi dell'umore.

Perciò in alcuni centri, nel nostro paese ad esempio al San Raffaele di Milano, si curano le persone depresse utilizzando la privazione del sonno, o insonnia forzata, unita alla cura della luce e agli antidepressivi.

Ma in molti casi gli antidepressivi non sono nemmeno necessari.

Manipolare i ritmi del sonno e l'esposizione a luci intense spesso è sufficiente per azzerare i sintomi.

All'interno del nostro cervello esiste una piccola zona molto sensibile alla luce, in grado di percepire le variazioni luminose nell'arco della giornata e fra le varie stagioni.

Ecco perché esistono alcune forme depressive chiamate SAD, dall'inglese "seasonal affective disorder", (ma che è anche un gioco di parole, perché SAD significa "triste") cioè disturbo stagionale dell'umore, che si acutizzano in particolari momenti dell'anno.

Il protocollo di cura prevede di tenere svegli i pazienti per 36 ore di seguito, 3 volte la settimana.

Cioè oggi perdi una notte di sonno, poi il giorno successivo recuperi e dormi normalmente, poi di nuovo una notte senza sonno e così via.

Al mattino ti siedi per circa mezz'ora a un metro e mezzo di distanza da una lampada da 10.000 lux per luminoterapia o terapia della luce.

(il lux è l'unità di misura dell'intensità luminosa).

Non devi ovviamente fissarla direttamente e per il resto puoi fare quello che vuoi: leggere, fare esercizi, ascoltare musica.

Sono lampade a basso costo e puoi portartele addirittura in valigia quando viaggi, ad esempio nei tuoi viaggi frequenti al polo nord o in Antartide, dove per sei mesi l'anno c'è poca luce.

Battute a parte, se soffri di depressione, cerca un aiuto specialistico ed evita il fai-da-te._


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