L'importanza di "amare te stesso così come sei" è un classico ritornello di molti libri e guru dell'auto-aiuto. Gli antichi filosofi cinesi lo avrebbero disapprovato energicamente, ma si sa che da sempre la cultura cinese dà più valore alla collettività che all'individuo.
E tu, sei convinto che amarti così come sei, difetti compresi, sia vantaggioso?
È meglio accettarci così come siamo oppure sforzarci di cambiare ed evolverci?
Molti danno per scontato che ognuno dovrebbe guardarsi dentro, trovare il suo vero sé e poi cercare di vivere e comportarsi in modo da rispettarlo il più possibile, vivendo in armonia con esso.
Ma esiste davvero il "vero sé"?
Come ricorderai, nel video su personalità, temperamento e carattere di alcuni giorni fa (trovi il link in descrizione) abbiamo visto che la personalità comprende una parte genetica, il temperamento, e una parte acquisita, cioè il carattere.
Gran parte del pensiero filosofico cinese deriva da Confucio e vede solo l'aspetto di carattere, quindi vede l'individuo come infinitamente plasmabile: si può nascere tondi e morire quadrati.
Pertanto, sempre secondo la filosofia cinese, se tu ami te stesso e abbracci anche i tuoi difetti, non fai altro che rinforzare ancora di più gli schemi comportamentali e le abitudini che hai imparato.
E per questi filosofi è la peggior cosa che potresti fare, perché la cultura cinese punta a uniformare l'individuo e a renderlo compatibile con un'idea più grande di lui, la Collettività.
A volte ti rendi conto di avere una cattiva abitudine e cerchi di comportarti in modo diverso. Ma la maggior parte degli schemi comportamentali che hai imparato restano inconsapevoli e alcuni di questi, proprio perché inconsapevoli, possono essere dannosi.
Un modo che ti fa capire immediatamente questa inconsapevolezza è iniziare a fare video.
Registrarti, riguardarti e riascoltarti ti fa capire subito quanto è diverso ciò che tu senti di essere, rispetto a come sembri dall'esterno, quanto cioè sei inconsapevole di come appari.
Perciò questi pensatori sostengono che dovresti sempre cercare di variare i tuoi comportamenti. Ad esempio salutando le persone ogni volta in modo leggermente diverso. Non importa se questo ti renda subito "migliore", è la variazione che è importante.
Provare a usare dei toni di voce leggermente diversi dal solito, espressioni del viso diverse, magari videoregistrandoti, ti fa rendere conto di quanto siamo degli animali abitudinari.
Ma torniamo a bomba: è meglio amarsi per ciò che si è o tentare di migliorarsi?
Evitando di amare e accettare tutti i tuoi difetti, puoi migliorarti. Concentrandoti cioè sul modificare poco alla volta il tuo carattere e le tue abitudini, potrai renderti più facile raggiungere i tuoi obiettivi.
Ma al tempo stesso sarà conveniente che tenga conto delle tue inclinazioni naturali, perché anche quelle esistono. Se per natura sei un introverso, puoi imparare a funzionare bene in mezzo alle altre persone e a socializzare, come abbiamo visto nel video su introversione e estroversione (link in descrizione).
Puoi cioè cambiare il tuo carattere al punto da diventare un ottimo introverso, un introverso migliore, un introverso ben adattato, ma probabilmente, alla fin dei conti, ti piacerà sempre di più trovare i tuoi spazi per startene tranquillo, solo con te stesso.
Come vedi, il punto importante è capire la differenza fra ciò che senti e ciò che sembri.
Evitando di cadere nell'errore così comune di dare per scontato che il tuo mondo interiore sia rispecchiato fedelmente dalla tua apparenza, sarai in grado di prendere decisioni migliori.
Questo è anche il motivo per cui negli sport ad alto livello, ad esempio, si usa sempre rivedere le videoregistrazioni di te stesso mentre fai la tua prestazione: perché è un modo efficacissimo per risolvere questo problema, per uscire da te stesso e vederti in modo più obiettivo._