Psicologi indagano lo stress sul campo di battaglia e dopo

ansia e panico - 12/08/10

Gli psicologi non si recano di solito sul campo di battaglia, ma nel 2008-2009 la guerra di Gaza ha dato ai ricercatori un quadro unico di come l'ansia si manifesta nelle situazioni di stress acuto.

Lo studio mostra che quando le persone devono fronteggiare uno stress acuto, come quello di un attacco con razzi che si ripete ogni giorno, tendono a dissociarsi dalla minaccia, invece di divenire più vigili. Questo risultato capovolge un assunto comunemente accettato, e contribuisce a far luce sui meccanismi adattivi dello stress acuto negli esseri umani.

Pur se condotta sui territori mediorientali, la ricerca ha ripercussioni immediate per i soldati di altre nazionalità. Molti stati hanno a che fare con un gran numero di soldati reduci da Afghanistan e Iraq con disturbo da stress post-traumatico (PTSD), sostengono gli autori.

L'importanza dello studio sta nell'aver indagato per la prima volta in tempo reale gli effetti dello stress acuto in guerra. Ed è rilevante perché ha implicazioni anche con altre situazioni che possono scatenare il PTSD, come lo stupro o l'incidente automobilistico.

Utilizzando la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno lavorato con abitanti molto vicini alla linea di fuoco della frontiera di Gaza, che vivono da otto anni sotto la costante minaccia di attacchi missilistici, che si ripetono ogni giorno.

È stato visto che queste persone sviluppano sintomi tipici del PTSD, e inoltre dissociazione, invece che uno stato di ipervigilanza. Inoltre, e ancora più importante, è stato scoperto un marker neurale che ha permesso di fare predizioni su chi era più a rischio di ammalarsi di PTSD cronico dopo un evento stressante.

In passato si pensava che sotto stress acuto le persone sarebbero diventate ipervigilanti, anziché disimpegnarsi. I nuovi risultati obbligano quindi a una revisione del modello patogenetico di stress-PTSD.

Bibliografia:
Y. Bar-Haim, Y. Holoshitz, S. Eldar, T. I. Frenkel, D. Muller, D. S. Charney, D. S. Pine, N. A. Fox and I. Wald. 2010. Life-Threatening Danger and Suppression of Attention Bias to Threat. American Journal of Psychiatry.
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