In un mondo dove il rapporto con il cibo è spesso teso, esiste una dinamica che va oltre la semplice paura di ingrassare o il tentativo di compensare un'abbuffata. Parliamo del
vomiting, un disturbo che si differenzia nettamente dalla più conosciuta bulimia nervosa per una peculiarità inquietante: il vomito autoindotto non è solo un "rimedio" per il senso di colpa, ma si trasforma in una
compulsione basata sul piacere.
Quella che può iniziare come una strategia di controllo del peso, si evolve in un
rituale segreto, un atto sempre più ricercato, fino a diventare il fulcro di un'esperienza che, paradossalmente, genera un appagamento profondo e irrinunciabile.

Il
vomiting si distingue dai disturbi alimentari più noti proprio per questa sua natura perversa. Mentre nella bulimia il vomito è primariamente un tentativo di espiare l'abbuffata e prevenire l'aumento di peso, nel
vomiting il problema si sposta: il gesto stesso del vomitare diventa, con la pratica, una fonte di piacere sensoriale, una liberazione, quasi una gratificazione a cui la persona non riesce più a sottrarsi. Una vera e propria
dipendenza comportamentale, dove il controllo non è più sul peso o sull'assunzione di cibo, ma sulla irresistibile compulsione a ricercare quel piacere effimero e distruttivo.
Dunque, mentre nella bulimia con condotte di eliminazione si mangia e poi si vomita per cercare di riparare alle troppe calorie assunte, come atto compensatorio, nel vomiting si mangia
per vomitare, arrivando a ripetere l'atto anche molte volte al giorno.
Le conseguenze sono pesanti anche economicamente: comprare cibo da vomitare anche 10 volte nella stessa giornata, nei casi più estremi, comporta un esborso tutt'altro che modesto.
Inoltre, proprio perché non vi è accumulo di calorie, le vomiters sono in genere ragazze normopeso, di solito piuttosto attraenti.
I
segnali del vomiting possono includere:
 | Vomito autoindotto ricorrente: anche senza abbuffate precedenti significative, parecchie volte al giorno. |
 | Ricerca del vomito come piacere o come unica via per provare sollievo da tensioni. |
 | Segretezza estrema attorno al proprio comportamento alimentare e al vomito. |
 | Distacco emotivo dal significato del cibo e del corpo. |
 | Sintomi fisici gravi: erosione dentale, problemi esofagei, squilibri elettrolitici, gonfiore delle ghiandole salivari, problemi cardiaci. |
 | Isolamento sociale per mantenere il segreto e praticare la compulsione. |
 | Senso di vergogna e colpa profondo, ma impotenza di fronte alla compulsione. |
Il vomiting può originare come meccanismo di coping in situazioni di stress, ansia o emozioni intense, evolvendo poi in una vera e propria dipendenza. Si è visto come questo disturbo possa dipendere da:
 | Difficoltà nella gestione emotiva: incapacità di tollerare e processare emozioni negative. |
 | Difficoltà nella sfera relazionale e sessuale. È come se la vita di relazione venisse sostituita dall'atto del vomitare. Per questo in TBS si parla di "amante segreto". |
 | Senso di vuoto o perdita di controllo: il vomito diventa un modo per sentire di avere un controllo sul proprio corpo o sulla propria vita. |
 | Schemi comportamentali appresi che si rafforzano nel tempo. |
 | Isolamento e solitudine: il rituale diventa un compagno segreto. |
Come superare il disturbo da vomiting |
Il
vomiting può essere un disturbo tenace da debellare, perché le compulsioni basate sul piacere hanno sempre questa caratteristica. Il suo trattamento richiede quindi determinazione e un
supporto professionale adeguato.
La
Terapia Breve Strategica (TBS) ha evidenziato per prima come il vomito autoindotto possa acquisire autonomia funzionale e diventare il fulcro del problema, trasformandosi in una compulsione basata sul piacere che si auto-mantiene, indipendentemente dalle abbuffate o dalla paura di ingrassare. In questo senso, la TBS lo ha concettualizzato come una vera e propria
sindrome da vomiting o "patologia da vomiting", che richiede interventi specifici e mirati, diversi da quelli classici per la bulimia.
Per tale motivo, la TBS dispone di
protocolli specifici per la cura del vomiting, per aiutarti a imparare a:
 | Interrompere il rituale del vomito e bloccare la compulsione. |
 | Gestire le emozioni sottostanti senza ricorrere a comportamenti disfunzionali. |
 | Ricostruire un rapporto sereno con il cibo e il tuo corpo. |
 | Recuperare il controllo su te stessa e sulla tua vita. |
 | Affrontare le paure nascoste che alimentano la dipendenza. |
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