Vomiting: il piacere compulsivo e nascosto

alimentazione - 13/07/25

In un mondo dove il rapporto con il cibo è spesso teso, esiste una dinamica che va oltre la semplice paura di ingrassare o il tentativo di compensare un'abbuffata. Parliamo del vomiting, un disturbo che si differenzia nettamente dalla più conosciuta bulimia nervosa per una peculiarità inquietante: il vomito autoindotto non è solo un "rimedio" per il senso di colpa, ma si trasforma in una compulsione basata sul piacere.

Quella che può iniziare come una strategia di controllo del peso, si evolve in un rituale segreto, un atto sempre più ricercato, fino a diventare il fulcro di un'esperienza che, paradossalmente, genera un appagamento profondo e irrinunciabile.

Giovane donna in un bagno buio, con espressione di vergogna e disagio, inginocchiata vicino al gabinetto, simbolo del vomiting e della sua natura compulsiva e nascosta.
Il vomiting si distingue dai disturbi alimentari più noti proprio per questa sua natura perversa. Mentre nella bulimia il vomito è primariamente un tentativo di espiare l'abbuffata e prevenire l'aumento di peso, nel vomiting il problema si sposta: il gesto stesso del vomitare diventa, con la pratica, una fonte di piacere sensoriale, una liberazione, quasi una gratificazione a cui la persona non riesce più a sottrarsi. Una vera e propria dipendenza comportamentale, dove il controllo non è più sul peso o sull'assunzione di cibo, ma sulla irresistibile compulsione a ricercare quel piacere effimero e distruttivo.

Dunque, mentre nella bulimia con condotte di eliminazione si mangia e poi si vomita per cercare di riparare alle troppe calorie assunte, come atto compensatorio, nel vomiting si mangia per vomitare, arrivando a ripetere l'atto anche molte volte al giorno.

Le conseguenze sono pesanti anche economicamente: comprare cibo da vomitare anche 10 volte nella stessa giornata, nei casi più estremi, comporta un esborso tutt'altro che modesto.

Inoltre, proprio perché non vi è accumulo di calorie, le vomiters sono in genere ragazze normopeso, di solito piuttosto attraenti.

Sintomi del vomiting


I segnali del vomiting possono includere:
PuntoVomito autoindotto ricorrente: anche senza abbuffate precedenti significative, parecchie volte al giorno.
PuntoRicerca del vomito come piacere o come unica via per provare sollievo da tensioni.
PuntoSegretezza estrema attorno al proprio comportamento alimentare e al vomito.
PuntoDistacco emotivo dal significato del cibo e del corpo.
PuntoSintomi fisici gravi: erosione dentale, problemi esofagei, squilibri elettrolitici, gonfiore delle ghiandole salivari, problemi cardiaci.
PuntoIsolamento sociale per mantenere il segreto e praticare la compulsione.
PuntoSenso di vergogna e colpa profondo, ma impotenza di fronte alla compulsione.

Cause del vomiting


Il vomiting può originare come meccanismo di coping in situazioni di stress, ansia o emozioni intense, evolvendo poi in una vera e propria dipendenza. Si è visto come questo disturbo possa dipendere da:
PuntoDifficoltà nella gestione emotiva: incapacità di tollerare e processare emozioni negative.
PuntoDifficoltà nella sfera relazionale e sessuale. È come se la vita di relazione venisse sostituita dall'atto del vomitare. Per questo in TBS si parla di "amante segreto".
PuntoSenso di vuoto o perdita di controllo: il vomito diventa un modo per sentire di avere un controllo sul proprio corpo o sulla propria vita.
PuntoSchemi comportamentali appresi che si rafforzano nel tempo.
PuntoIsolamento e solitudine: il rituale diventa un compagno segreto.

Come superare il disturbo da vomiting


Il vomiting può essere un disturbo tenace da debellare, perché le compulsioni basate sul piacere hanno sempre questa caratteristica. Il suo trattamento richiede quindi determinazione e un supporto professionale adeguato.

La Terapia Breve Strategica (TBS) ha evidenziato per prima come il vomito autoindotto possa acquisire autonomia funzionale e diventare il fulcro del problema, trasformandosi in una compulsione basata sul piacere che si auto-mantiene, indipendentemente dalle abbuffate o dalla paura di ingrassare. In questo senso, la TBS lo ha concettualizzato come una vera e propria sindrome da vomiting o "patologia da vomiting", che richiede interventi specifici e mirati, diversi da quelli classici per la bulimia.

Per tale motivo, la TBS dispone di protocolli specifici per la cura del vomiting, per aiutarti a imparare a:
PuntoInterrompere il rituale del vomito e bloccare la compulsione.
PuntoGestire le emozioni sottostanti senza ricorrere a comportamenti disfunzionali.
PuntoRicostruire un rapporto sereno con il cibo e il tuo corpo.
PuntoRecuperare il controllo su te stessa e sulla tua vita.
PuntoAffrontare le paure nascoste che alimentano la dipendenza.

Psicologo specializzato in vomiting a Firenze


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