Imparare l'autocontrollo può essere divertente?

alimentazione - 29/11/10

Quando si tratta di autocontrollo, molti si trovano in difficoltà. Ma un nuovo studio mostra che c'è speranza: dobbiamo solo farlo diventare divertente.

"L'incapacità di autocontrollarsi dipende dal vedere le attività che implicano autocontrollo (ad es. mangiare in modo parco e moderato) come un obbligo oppure un divertimento", dicono J. Laran e C. Janiszewski. Circa un cittadino americano su 5 sopra i 12 anni ammette di eccedere nel bere almeno una volta al mese, mentre 10 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari allo stadio clinico.

Tali dati epidemici rendono obbligatoria un'analisi dei mezzi disponibili per incoraggiare le persone a regolarsi.

I ricercatori stavolta hanno chiesto ad alcuni partecipanti di tenere delle caramelle fra le dita, metterle in bocca e poi tirarle fuori. "L'obiettivo era far sì che le persone s'impegnassero in dei comportamenti con le caramelle, ma senza mangiarle" spiegano gli autori.

Dopo questo "gioco" iniziale, i soggetti dovevano completare dei questionari su argomenti che non avevano niente a che vedere con il cibo. Ma le caramelle rimanevano sul tavolo, senza ricevere istruzioni se fosse possibile mangiarle o no. I ricercatori hanno quindi contato le caramelle mangiate e misurato quanto autocontrollo riuscivano di solito a esercitare nelle loro vite.

"Abbiamo trovato che i soggetti che hanno di solito un buon autocontrollo percepivano il gioco iniziale, che potremmo chiamare 'toccare ma non mangiare', come un modo per divertirsi, giocando con le caramelle. Invece, i soggetti con uno scarso autocontrollo percepivano il gioco come un obbligo."

"Ma entrambi i gruppi d'individui con alto e basso autocontrollo sono stati capaci di controllarsi in un secondo esperimento, dove la parola 'divertente' era stata inclusa nelle istruzioni iniziali. Ciò indica che le persone con scarso autocontrollo possono riuscire a comportarsi come quelle che possiedono alto autocontrollo, riuscendo a regolarsi, se il compito è presentato in modo da sembrare un divertimento e non un obbligo".

Bibliografia:
J. Laran and C. Janiszewski. 2010. Work or Fun? How Task Construal and Completion Influence Regulatory Behavior. Journal of Consumer Research.
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