Sei irritabile? A dieta? Come l'autocontrollo scatena la rabbia

generale - 18/03/11

Le persone che si sforzano di esercitare l'autocontrollo sono più attratte da forme d'arte aggressiva e rispondono agli appelli persuasivi che fanno leva sulla rabbia, secondo un nuovo studio pubblicato su Journal of Consumer Research. Inoltre, sono infastidite dai messaggi che incoraggiano a controllare il proprio comportamento.

"Ci siamo chiesti come l'autocontrollo potesse influire sull'attuazione di una vasta gamma di comportamenti rabbiosi e preferenze individuali, anche in situazioni dove tali comportamenti sono piuttosto impercettibili" dicono D. Gal e W. Liu, della University of California. "Ed è stato proprio quello che abbiamo trovato. La nostra ricerca mostra che esercitare l'autocontrollo rende le persone più aggressive."

I ricercatori hanno visto che chi esercita l'autocontrollo preferisce film che hanno per tema la rabbia, è più interessato a guardare espressioni facciali di persone arrabbiate, si lascia persuadere più facilmente da argomenti basati sulla rabbia ed esprime più irritazione verso i messaggi che usano un linguaggio controllante per cercare di convincere a fare più esercizio fisico.

In uno studio, i soggetti che hanno preferito una mela a un pezzo di cioccolato hanno dichiarato con più frequenza di preferire film basati su rabbia e vendetta rispetto a film più tranquilli.

In un altro studio, partecipanti che hanno scelto di risparmiare scegliendo un buono acquisto per generi alimentari a un buono per un centro benessere, hanno mostrato più interesse nel guardare facce arrabbiate che facce impaurite.

In un terzo esperimento, persone a dieta hanno avuto un atteggiamento più favorevole verso messaggi basati sulla rabbia ("se non aumentiamo i fondi per l'addestramento dei poliziotti, altri criminali sfuggiranno alla prigione!") rispetto a un messaggio triste.

Infine, i soggetti che hanno preferito uno spuntino salutare a uno più gustoso si sono irritati di più di fronte all'annuncio di un venditore che usava un linguaggio controllante, con parole come "devi", "dovresti" e "bisogna che tu".

"Chi è preposto a elaborare messaggi da presentare in pubblico dev'essere più cosciente delle potenziali emozioni negative risultanti dall'incoraggiare gli ascoltatori a esercitare più autocontrollo, nelle scelte quotidiane" scrivono gli autori. "Gli interventi comportamentali dovrebbero piuttosto affidarsi a un'ampia gamma di metodi allo scopo di favorire le emozioni positive, mirando a obiettivi di lunga scadenza".

Bibliografia:
D. Gal, W. Liu. 2011. Grapes of Wrath: The Angry Effects of Exerting Self-Control. Journal of Consumer Research.
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