Falsi amici? Chi si sente rifiutato è più bravo a riconoscere i finti sorrisi

società - 29/04/11

Ci sono mille lingue al mondo, ma un sorriso le parla tutte. Quando siamo in un paese straniero, basta un sorriso per far sì che gli abitanti locali si aprano e ci aiutino. Un sorriso autentico trasmette un'ampia gamma di significati, dalla felicità al divertimento, alla sorpresa gradita. Ma non tutti i sorrisi sono genuini. Ognuno di noi, in alcune occasioni, ha dovuto far finta di sorridere.

Uno studio del 2008 ha trovato che le persone che si sentono rifiutate dagli altri sono mediamente più brave a riconoscere i sottili segnali non verbali che permettono di distinguere i sorrisi veri da quelli falsi.

Lo psicologo M. J. Bernstein e colleghi, della Miami University, hanno voluto capire fino a che punto gli individui che si sentono rifiutati sarebbero stati capaci di riconoscere l'autenticità delle espressioni facciali.

I ricercatori hanno indotto sensazioni di rifiuto in un gruppo di partecipanti, facendoli andare con il pensiero e momenti in cui si erano sentiti socialmente isolati. Al contrario, un altro gruppo è stato indotto a sensazioni positive d'inclusione pensando a momenti in cui erano stati accettati in un gruppo. A un terzo gruppo, di controllo, è stato chiesto di pensare alle attività del mattino precedente per evocare sensazioni neutre.

Dopo, tutti i partecipanti hanno guardato dei video di persone che sorridevano, alcune in modo genuino e altre contraffacendo l'espressione.

Il risultato è stato che il gruppo in cui era stata indotta la sensazione di rifiuto è stato mediamente più bravo a distinguere i falsi sorrisi da quelli veri, rispetto al gruppo che si sentiva accettato e al gruppo di controllo.

Gli autori propongono che la maggior motivazione a essere accettato da parte di chi si sente escluso, lo renderebbe più sensibile ai segnali espressivi che indicano opportunità d'inclusione.

Gli autori concludono: "Appare essenziale distinguere i segni reali di positività che indicano possibilità di riavvicinamento alle altre persone. Diversamente, le persone che si sentono rifiutate potrebbero mancare opportunità di venire accettate oppure 'sprecare' sforzi di affiliazione verso persone poco ricettive".

Bibliografia:

M. J. Bernstein et al. 2008. Phony Friends? Rejected People Better Able To Spot Fake Smiles. Association for Psychological Science.
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