Il lato oscuro della felicità

società - 24/05/11

Tutti vogliono essere felici, la ricerca della felicità sta in cima alla lista delle priorità di moltissime persone. Eppure, anche la ricerca della felicità può avere lati oscuri: non tutti i tipi di felicità sono desiderabili allo stesso modo e persino lo sforzo stesso di cercarla può far sentire peggio il cercatore.

Darsi l'obiettivo di cercare la felicità può ritorcersi contro, finendo per farci sentire peggio di quando si è iniziato. I modi possono non essere negativi in sé, ad esempio prendendosi del tempo per pensare alle cose che ci fanno sentire felici o creare situazioni che possano renderlo più probabile. Ma quando l'aspettativa è che queste cose debbano renderci felici, il risultato può essere delusione e una felicità più bassa.

In un esperimento, chi leggeva un articolo di giornale che esaltava il valore della felicità e poi vedeva un film felice si sentiva peggio, rispetto a chi aveva letto un articolo che non menzionava la felicità e poi visto lo stesso film. Si può presumere che questi ultimi non risentissero dell'eventualità di rimanere delusi, non avendo letto prima alcun inno alla felicità.

Anche troppa felicità può diventare un problema. Uno studio del 1920 seguì dei bambini fino all'età adulta, scoprendo che morirono più giovani quelli che da bambini erano stati definiti come più sorridenti dalle maestre. I ricercatori hanno scoperto che chi si sente molto felice non pensa creativamente e si espone a rischi maggiori. Come esempio estremo, si pensi alle persone che soffrono di mania, come quelle con disturbo bipolare: sentono troppe emozioni positive che le portano a correre rischi, come usare sostanze, guidare l'auto ad alta velocità o sperperare i loro averi. Ma la stessa cosa si verifica anche nei felicissimi che non soffrono di patologie psichiatriche.

Un altro problema ancora è la felicità inappropriata. Certamente non è adeguato sentirsi felici vedendo qualcuno piangere per la morte di un proprio caro o sapendo che un amico è rimasto ucciso in un incidente d'auto. Eppure, i ricercatori hanno trovato che casi come questi possono darsi nei pazienti che soffrono di mania. Felicità significa anche mancanza di emozioni negative, che pure hanno un posto preciso nella vita. La paura serve a evitare di assumersi rischi non necessari, la colpa a ricordarci di comportarci bene verso gli altri.

Gli psicologi hanno scoperto cos'è che può aumentare davvero la felicità. Il predittore più affidabile della felicità non è il denaro o la fama, è avere relazioni interpersonali importanti e gratificanti.

Il miglior modo di aumentare la felicità è smettere di preoccuparsi di esserlo e usare piuttosto le proprie energie per coltivare e sviluppare i legami sociali con le altre persone. Tutto il resto seguirà di conseguenza.

Bibliografia:

J. Gruber. 2011. Happiness has a dark side. Perspectives on Psychological Science.
_

Un primo passo senza impegno verso il tuo benessere

Conosciamoci meglio, richiedi un breve colloquio gratuito!

MODULO DI RICHIESTA CONTATTO

Recensioni su Google del Dott. Giuseppe Santonocito

(i campi contrassegnati dall'asterisco sono necessari)

Nome: (*)
Cognome: (*)
La tua email: (*)
Il tuo telefono:
Richiesta: (*)
Note:





_STUDIO PRIVATO


Via della Manifattura 7/a - 50058 Signa (Firenze)


_COME ARRIVARE


In auto: punta il navigatore su "Giuseppe Santonocito Signa", vedrai che ti uscirà subito il mio indirizzo.
Se non usi il navigatore e vieni da Firenze o da Empoli, arriva fino al Ponte Nuovo sull'Arno, a Ponte a Signa, attraversalo e poi prendi subito la prima a destra (via Gramsci), poi subito di nuovo la prima a destra (via della Manifattura): dopo pochi metri sarai davanti al mio studio.
Se invece vieni da Signa o dall'Indicatore, passa sotto il cavalcavia della ferrovia, vai avanti per qualche centinaio di metri costeggiando l'argine del fiume Arno e, subito prima di salire sulla rampa del Ponte Nuovo, gira a sinistra (via Gramsci) e poi subito a destra (via della Manifattura).

In treno: Devi prendere un biglietto per la stazione di Signa (non Lastra a Signa, che dista circa 1km circa). Signa è sulla linea Empoli-Firenze, quindi puoi venire da entrambe le direzioni.
Appena scendi dal treno, scendi le scale del sottopassaggio e vai a destra. Esci dal sottopassaggio e continua sulla stessa linea del sottopassaggio (via Don Minzoni): dopo 100m ti troverai proprio di fronte al mio studio.