Donne soldato resilienti quanto gli uomini

lavoro - 01/08/11

Le donne soldato che hanno affrontato situazioni di combattimento nella guerra di Afghanistan nel 2007-2008 hanno mostrato altrettanta resilienza degli uomini, analoghi livelli di stress e le stesse conseguenze psicologiche al ritorno dal fronte dopo un anno, secondo un nuovo studio.

"Contrariamente a quanto si pensa, le donne guerriere rispondono ai traumi della guerra nello stesso modo degli uomini" dice Dawne Vogt, del Veterans Administration National Center for PTSD (disturbo da stress post-traumatico). "E date le imprevedibili tecniche di guerriglia odierne, bandire le donne dal campo di battaglia sembra avere sempre meno senso".

Questi risultati sono significativi, alla luce del recente invito del Pentagono a invertire quella politica di lunga data che tiene lontane le donne dal fronte, dice Vogt.

Nel 2009, più di 750 donne sono state ferite o uccise in battaglia durante l'Operazione Enduring Freedom in Afghanistan e nell'Operazione Iraqi Freedom.

La ricerca si è basata sulle risposte a un sondaggio condotto su 595 membri in servizio, tratti a caso da un elenco del Dipartimento della Difesa statunitense. Il sondaggio comprendeva 340 donne e 252 uomini in servizio attivo, della Guardia Nazionale e dei riservisti. Le donne in media erano 3 anni più giovani degli uomini e avevano maggior probabilità di appartenere a minoranze etniche. Gli uomini avevano più probabilità di essere sposati, vivere con figli, avere redditi più elevati e di aver servito nel Corpo dei Marine durante il loro dislocamento.

I ricercatori hanno usato misure di stress per valutare:
Puntoesposizione a situazioni di combattimento dove si usavano armi da fuoco;
Puntoesposizione al fuoco nemico;
Puntoaver testimoniato ferite o morti;
Puntoaver sperimentato le conseguenze del combattimento, come aver osservato o maneggiato resti umani;
Puntoaver avuto a che fare con prigionieri;
Puntosopportare situazioni di sopravvivenza difficoltosa nelle zone di guerra;
Puntosentire paura per la propria incolumità fisica e psicologica.
Come ci si aspettava, gli uomini hanno riportato più esposizione ai combattimenti e ai postumi, come la sopravvivenza in condizioni difficili. "Queste differenze sono state però limitate e ciò suggerisce che l'esposizione delle donne a questi stressor in Iraq e in Afghanistan potrebbe essere, in media, poco diversa da quella degli uomini".

Poche differenze fra i sessi sono state rilevate per quanto riguarda l'assetto psicologico al ritorno dal fronte. I livelli di PTSD, funzionamento mentale globale e depressione erano simili, anche se l'abuso di sostanze è risultato più alto negli uomini.

Questi risultati potrebbero riflettere un miglioramento nel training ricevuto dalle donne in servizio attivo nelle Forze Armate statunitensi, negli ultimi anni, e che l'esposizione a situazioni di combattimento equalizza il rischio a causa della presenza di un costante livello di minaccia, concludono gli autori.

Bibliografia:

D. Vogt, R. Vaughn, M. E. Glickman, M. Schultz, M.L. Drainoni, R. Elwy, S. Eisen. 2011. Gender differences in combat-related stressors and their association with postdeployment mental health in a nationally representative sample of U.S. OEF/OIF veterans. Journal of Abnormal Psychology.
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