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La amo abbastanza? Lei mi piace davvero?

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La amo abbastanza? Lei mi piace davvero?

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relazioni - 06/02/22

Stai con una ragazza che ti piace, lei è meravigliosa, dolce e attenta. Eppure non puoi fare a meno di chiederti continuamente: "Ma la amo abbastanza?"

Oppure, non hai una ragazza, ma ce ne sarebbe una che forse ti piace. Ma più la guardi e meno ne sei sicuro. Quando poi scopri o intuisci che anche a lei potresti piacere, i dubbi si moltiplicano.

Le trovi tutti i difetti fisici e come persona, ti dici che in fondo non è granché e che potrai trovare di meglio.

Eppure all'inizio ti piaceva! Come mai?




Sono dubbi distinti, ma entrambi espressioni di ansia.

Ti do subito uno spoiler, anzi due: il primo di questi dubbi è dovuto all'ossessività, il secondo all'insicurezza, come vedrai guardando il video fino in fondo.

Parlerò al maschile, perché secondo la mia esperienza questi dubbi vengono più frequentemente ai ragazzi che alle ragazze, ma il discorso può valere anche per le ragazze.

La amo abbastanza?


La prima delle due domande ti spinge a interrogarti sull'intensità, sulla realtà e a volte sul valore di ciò che senti per la tua ragazza. Non metti in dubbio lei, metti in dubbio te stesso.

Se hai questo dubbio sarai probabilmente una persona precisa e attenta, che si è scelta la propria ragazza con cura, magari dopo aver avuto altre esperienze non proprio felicissime, e quindi sei sicuro che la tua ragazza attuale è a posto sotto tutti i punti di vista.

Ma quello che senti tu... è un altro paio di maniche.

Come spesso accade con l'ansia, rischi di far avverare ciò che temi. Più ti concentri sulla sensazione che un problema esiste, più quel problema esiste.

Ti domandi così tante volte se ciò che senti è reale che alla fine non sai più nemmeno tu cosa è reale e cosa non lo è.

Se hai una tendenza all'ossessività potresti avere una certa difficoltà a sentire le emozioni e di per sé non ci sarebbe nulla di male. Ma se sei anche ossessivo, allora te ne farai un problema.

Eh, non esiste che non riesca a controllare le mie emozioni a comando. E che cavolo.

Pretenderai da te stesso che non appena pensi alla parola "amore", di essere invaso da sensazioni di estasi, gioia e  felicità.

Ma siccome le emozioni funzionano meglio se sono spontanee, e non quando esigi di averle, questo ti disturba. Se sei ossessivo.

A proposito di spontaneità puoi vedere il video: "La spontaneità è sopravvalutata", come sempre trovi il link in descrizione.

Lei mi piace davvero?


La seconda domanda riguarda invece più un'insicurezza verso il mondo femminile. Probabilmente sei un ragazzo che finora ha avuto poche o nessuna esperienza con le donne, e questo si somma alla tua tendenza ansiosa.

Magari non te ne rendi conto, ma non ti senti all'altezza.

Metti cioè in atto un autoinganno nel quale, invece di dirti chiaro e tondo: "Ho paura di non poter essere all'altezza" e affrontarne le conseguenze, preferisci raccontare a te stesso che quella ragazza così carina e che all'inizio ti era piaciuta, in fondo non è poi gran cosa.

È lo stesso meccanismo della volpe e l'uva.

Diceva Nietzsche: se non ti senti all'altezza di qualcosa, quel qualcosa non ti piacerà.

Come la volpe, rendendosi conto che non sarebbe mai potuta arrivare all'uva, perché era troppo in alto per lei, e conclude che "tanto era acerba", anche tu credi di non poter arrivare a quella ragazza perché la consideri così in alto rispetto a te, e quindi ti dici "non è una gran cosa, posso trovare di meglio".

È un piccolo atto di arroganza o presunzione, se vuoi, perché stai presumendo che la ragazza non valga abbastanza, prima ancora di averla conosciuta meglio. Così come la volpe presumeva che l'uva fosse acerba senza neanche averla potuta assaggiare.

Cosa fare?


Nel primo caso potrebbe essere necessario consultare uno psicoterapeuta, se l'ossessione fosse troppo disturbante. Se invece non è così disturbante, puoi metterla a tacere dicendo a te stesso che sarà il tempo a stabilire se e quanto vuoi bene alla tua ragazza.

Lasci cioè il dubbio in sospeso, per il momento, rifiutandoti di cercare una risposta.

Nel secondo caso invece si tratta di fare esperienza. Di smettere di presumere, fidarti della prima impressione a farti avanti con quella ragazza che ti era piaciuta, accettando anche la possibilità che le cose non vadano bene. Specie se sei alle prime armi o alla prima esperienza.

Perché il miglior modo di diventare esperti, come diceva Niels Bohr, il celebre fisico, è commettere tutti gli errori possibili e immaginabili._


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