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Come prepararsi per un colloquio di lavoro in 10 mosse 3/4

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Come prepararsi per un colloquio di lavoro in 10 mosse 3/4

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lavoro - 15/02/22

In questa terza puntata parliamo di come prepararti alle domande più comuni che potranno farti a un colloquio di assunzione.



N. 7 - Preparati risposte alle domande più comuni


Una volta terminata la fase dei test, ed esclusi i candidati che non la superano, che riceveranno anche loro la letterina: "Grazie, le faremo sapere", si convocano i candidati rimanenti in modo scaglionato, per la terza fase, cioè l'intervista di selezione vera e propria.

Un'intervista di selezione può essere condotta in forma strutturata, quindi con domande prestabilite lette dall'esaminatore - in pratica come un test - oppure in forma semistrutturata, quindi con domande in parte fisse e in parte a libera scelta dell'esaminatore, oppure ancora in forma non strutturata, quindi completamente libera.

In quest'ultimo caso l'esaminatore ti potrà chiedere quello che vuole, ma alla fine le domande di base sono grosso modo sempre le stesse.

Esempi di domande:

"Cosa le interessa di questo lavoro?"

Esempio di risposta: "Ho sempre avuto questa passione, me ne occupo da quand'ero ragazzo. Ho visto come lavorate voi e mi piacerebbe avere la possibilità di svolgere il mio lavoro in un'azienda importante come la vostra".

"Quali sono i suoi punti forti?"

Questo è il momento di tirare fuori la lista dei tuoi tre/cinque punti forti che abbiamo visto in precedenza.

"Come mai vuole lavorare proprio qui da noi?"

Esempio di risposta: "So che la vostra azienda è leader del mercato. Finora ho potuto svolgere il mio lavoro solo in ditte di piccole dimensioni, ma ora mi piacerebbe avere la possibilità di crescere professionalmente e occuparmene in modo più avanzato".

Il principio generale da adottare rispondendo alle domande, quando sono aperte, consiste nell'usarle come veicolo per agganciarci le tue abilità, le capacità, i risultati che hai ottenuto e magari i tuoi valori. Come i punti della famosa lista da tre a cinque dei tuoi punti forti.

Non tutti in una volta, ma se hai chiaro quali sono, cioè chi sei, cosa vuoi e che cosa sai fare - vedi il punto N. 1 - troverai il modo di infilarli in ogni risposta.

Le domande caratteristiche di ogni mansione ovviamente variano di volta in volta ed è difficile prevederle. Per alcune mansioni esistono addirittura test attitudinali preconfezionati. Oppure le grandi aziende possono commissionare o preparare loro stesse dei test per le proprie mansioni.

Per rispondere correttamente a queste domande, devi applicare la conoscenza ed esperienza che hai nel tuo lavoro. Quindi più esperienza hai, più sarai facilitato.

Un esempio classico di domanda di questo tipo per la mansione di venditore: "Il cliente sarebbe disposto a comprare, ma obietta che il prezzo gli sembra troppo alto. Come risponderebbe se fosse lei il venditore?"

Oppure, a un commesso di abbigliamento: "Dopo aver esaminato tutti i capi presenti in negozio, afferma di trovarli tutti di buona qualità, ma non riesce a trovarne uno che gli stia bene. Cosa farebbe lei, in qualità di commesso?"

Ci sono sempre più candidati che posti disponibili. Perciò gli intervistatori cercano sempre un modo per escludere i candidati di troppo.

Quindi preparati anche risposte per le domande che potrebbero farti su dei punti sui quali sei scoperto.

Uno schema standard di risposta, in questi casi, può essere: "So che potreste pensare che io non sia il candidato migliore possibile per questa posizione, perché [inserisci qui la loro osservazione] ma è pur vero che [inserisci il motivo per cui non è necessario che si preoccupino].

Ad esempio, sei un programmatore e l'annuncio diceva che l'azienda cerca programmatori in Java, C++ e Python, ma tu non conosci il Python:

"So che potreste pensare che io non sia il candidato migliore possibile per questa posizione, perché non ho scritto di conoscere il Python, però lo sto studiando e in realtà già lo conosco. Ma siccome ancora non ho una lunga esperienza con questo linguaggio, ho preferito andare sul sicuro e non scrivere che è fra i linguaggi con cui lavoro".

Oppure: "So che potreste pensare che io non sia il candidato migliore possibile per questa posizione, perché non ho scritto di conoscere il Python, ma per esperienza so di poter imparare molto presto un linguaggio nuovo".

Preparati anche all'evenienza che ti vengano fatte domande inappropriate.

Domande riguardo ai tuoi orientamenti politici, religiosi, sindacali o addirittura sessuali. Oppure, se sei una donna, se hai figli o se hai in programma di farne. Queste domande possono essere fuori luogo o addirittura illegali.

Ma occasionalmente potresti riceverne.

E puoi rispondere facilmente se riesci a intuire il vero problema dietro la domanda, ad esempio: "Se mi sta chiedendo se ho intenzione di fare figli perché pensa che potrei mettermi in maternità appena assunta, vorrei dirle subito che io tengo molto alla mia professione".

Oppure puoi rispondere obiettando direttamente la legittimità della domanda: "Mi perdoni, ma non riesco a capire come questo abbia a che vedere con la posizione della quale stiamo parlando".

Del resto, se ricevi domande come queste ti conviene già chiederti se ti piacerebbe lavorare in un'azienda così.

Occhio anche alle domande-tranello. Se ti chiedono: "Qual era la cosa che ti piaceva di meno nel tuo impiego precedente?" non sei tenuto a rispondere direttamente. Cioè non devi per forza rispondere alla lettera. Puoi dire ad esempio: "Mah, le sembrerà strano, ma sono sempre riuscito a trovare almeno qualcosa di positivo in ogni impiego che ho avuto".

Nella prossima puntata parleremo delle domande che potrai fare tu agli intervistatori, di come prepararsi al giorno dell'intervista, quindi modo di vestire e comunicazione e su cosa fare dopo il colloquio._


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