Ti sei mai chiesto come ti vedono gli altri? Fai un esperimento: prendi il tuo telefono e avvia la videocamera per le fotografie, quella che usi per fotografare gli altri, non quella per fare i selfie. Durante l' esperimento non devi vederti sullo schermo.
Poi fai due o tre respiri profondi e rilassa completamente il viso, in modo naturale, senza assumere pose né forzare espressioni.
Quando senti di essere sufficientemente rilassato, scattati una foto.
E poi guardala.
Ecco fatto. Se sei come la maggior parte delle persone, poco abituata a osservarsi e monitorarsi, questa è la faccia che indossi il 99% del tempo.
È una faccia felice? Arrabbiata? Sorridente? Triste?
È la tua faccia di default, quella che usi quando cammini per strada passando vicino agli altri. La faccia che si vede attraverso i vetri della macchina quando guidi, e quando saluti tua moglie rincasando la sera.
A meno che tu non sia uno high self-monitor, una persona abituata a monitorarsi spesso e ad gestire la propria immagine.
RBF - Resting Bitch Face (faccia da str***o al naturale)
Alcune persone hanno naturalmente un'espressione che allontana gli altri. Sono gli attori caratteristi, che interpretano spesso la parte del cattivo, ad esempio, perché gli viene così bene.
Ce l'ha la Regina Elisabetta, ce l'ha Victoria Beckham, e ovviamente Michael Ironside, uno dei miei cattivi anni 80 preferiti.
Gli anglofoni, che hanno una sigla per tutto, lo chiamano Resting Bitch Face, traducibile con "faccia da stronzo al naturale".
Non è che queste persone, volendo, non possano modificare la propria espressione. Ma se non fanno nulla per modificarla - e questo è il punto - la loro espressione è quella.
È stato addirittura fatto uno studio su questo fenomeno, con l'ausilio di un software speciale, che ha rilevato che l'emozione più caratteristica di queste facce è il disprezzo, o disgusto. Chi ha questa faccia è come se sembrasse sempre sdegnato da ciò che vede intorno a sé.
Magari dentro di sé sta avendo emozioni del tutto diverse.
Ma gli altri non lo possono sapere.
Questo è il motivo per cui ho deciso di mettere questo video nella categoria "Gioco di sguardi e seduzione", anche se poteva andare genericamente in "Psicologia" o "Coaching".
Se sei alla ricerca di un partner, di avventure, di una moglie o di un fidanzato, devi sapere che uno dei fattori più comuni che te lo impediscono è proprio questo.
A volte vengono da me ragazze molto attraenti che però sono sole. Non riescono a trovare un fidanzato. Che magari non mettono su un'espressione sdegnata o repellente quando sono davanti a me, ma fai qualche domanda e capisci subito che appena si trovano in situazioni sociali, mettono su la maschera da combattimento... e tutti si allontanano.
Ed è lo stesso se stai cercando di ottenere nuovi clienti per la tua attività. Hai, che ne so, un negozio, e la gente viene da te una volta sola. Come mai, ti chiedi? Eppure la roba che vendi è di ottima qualità.
Senza rendertene conto, metti sul viso una maschera che dice: "Non guardarmi, mi fai leggermente schifo", oppure: "Non provare nemmeno ad avvicinarti o ti faccio a pezzi".
Finché non impari a identificare ed eventualmente correggere questo fatto, ti tagli da solo qualunque possibilità di riuscita con le altre persone.
E questo con buona pace dei soliti tifosi della spontaneità. Se ne fai parte, vatti a rivedere il video La spontaneità è sopravvalutata (link ovviamente in descrizione).
L'idea di spontaneità non è sbagliata di principio, ma è così sopravvalutata. Spontaneo ti puoi permettere di esserlo quando i comportamenti che emetti, basati sulla tua spontaneità, sono vantaggiosi. Altrimenti non è spontaneità, è mancanza di rispetto. Per se stessi e per gli altri.
Per i fanatici della spontaneità dovremmo restare tutti bambini.
Non ti viene spontaneo fare la doccia? Non te la fare, perché obbligarti.
Non ti viene spontaneo essere più gradevole con gli altri? Chi se ne frega, problema loro.
Tanto io sono spontaneo, io.
Scelta di campo
Molti odiano vedersi in fotografia e persino riascoltare la propria voce registrata. Perché anche la tua voce al naturale, se non è mai stata educata, può somigliare più al rantolo di un pitbull moribondo o a un trapano da dentista, che a quella di un essere umano.
Quindi, i punti importanti da sottolineare, finora, sono due:
1) La maggior parte delle persone non è normalmente consapevole del modo in cui si presenta agli altri, riguardo a espressione del viso e voce. Non solo, non è nemmeno disposta a modificarlo o alterarlo.
2) Tuttavia, al contrario, la sensibilità media delle persone è sufficientemente alta da farti percepire subito se una faccia o una voce non sono gradevoli da vedere o ascoltare o meno. Persino le tue, quando ti riguardi o ti riascolti.
Perciò quello che ti serve è fare una scelta di campo: o decidi che devi essere spontaneo, perché altrimenti saresti "falso" (o perché ti fa fatica impegnarti a cambiare, diciamoci la verità); oppure decidi che, se vuoi aumentare le tue probabilità di non essere respinto e rifiutato dagli altri, bisogna che inizi a fare qualcosa.
Diventa anche tu uno high self-monitor!
Puoi prenderlo come un gioco: inizia a essere più consapevole di come appari in pubblico.
Vera Birkenbihl, una psicologa tedesca, suggeriva nel suo libro La tecnica delle domande di portarsi sempre appresso uno specchietto. Ma oggi che tutti abbiamo un telefonino, non è più necessario.
Quando sei fuori in mezzo agli altri, oppure tutte le volte che ti viene in mente, tira fuori il telefono, questa volta avviando la videocamera per i selfie, puntala verso di te e guarda lo schermo.
Renditi conto se la faccia che vedi è una faccia che ti piacerebbe vedere, se tu fossi un altro, oppure no.
Se non ti piace, cambiala. Prova a sorridere. O ad alzare leggermente le sopracciglia. A chiudere impercettibilmente gli occhi.
Prova varie configurazioni della tua nuova faccia e poi mettile in atto. Cerca di restare qualche minuto con addosso le modifiche che hai appena fatto. E interagisci con qualcuno. Il barista, la commessa del negozio, il vigile urbano.
E fai caso a come ti senti e soprattutto al feedback che ricevi dagli altri, cioè come rispondono al tuo nuovo personaggio.
Poi, dopo qualche altro minuto, riguardati per vedere se ci sono stati cambiamenti. All'inizio ti potrebbe risultare difficile mantenere un'espressione diversa per un certo tempo, ma tu non demordere e ripeti i tentativi.
Facendo questo esercizio imparerai un sacco di cose su di te e su cosa vuol dire interagire con gli altri.
Potresti scoprire ad esempio che, se sorridi appena appena, la gente ti sta più a sentire. Chissà come mai.
E a proposito sempre di spontaneità, hai mai sentito parlare di rughe di espressione? Sono le rughe che ti vengono, dopo tanti anni, per aver mantenuto sempre la stessa espressione senza mai cambiarla.
In altre parole, sei stato così "spontaneo" da cucirti addosso sulla faccia la stessa maschera, che poi hai portato immutata per anni o decenni, in modo assolutamente "spontaneo".
E quindi rendendoti impossibile esprimere la gamma delle varie emozioni che nel frattempo sentivi, dentro di te.
Ti sei irrigidito come un pezzo di legno.
Facendo l'esercizio che ti ho appena suggerito, invece, potrai imparare a scioglierti. E anche se all'inizio sarà una simulazione, una recita, acquistando flessibilità imparerai via via a esprimere in modo più naturale - a quel punto davvero spontaneo - ciò che senti.
Avendo cioè maggior facilità nell'assumere certe espressioni, sia pure in modo deliberato, al tuo cervello sarà più facile fare il collegamento fra quello che senti dentro e quello che è appropriato esprimere.
"Cosa stiamo sentendo adesso?" dirà il tuo cervello "Ah, sì, la gioia. Quindi è appropriato esprimere gioia."
Avrai così oliato e rimesso in moto un meccanismo di cui ti eri dimenticato e che avevi lasciato ad arrugginire per tanto tempo.
Visita il mio sito: https://www.giuseppesantonocito.com/news.htm?m=842
per leggere la trascrizione del video.
Ti sei mai chiesto come ti vedono gli altri?
Se sei come la maggior parte delle persone, poco abituata a osservarsi e monitorarsi, la faccia che indossi il 99% del tempo è la tua faccia di default, quella che usi quando cammini per strada. La faccia che si vede attraverso i vetri della macchina quando guidi, e quando saluti tua moglie rincasando la sera.
Guarda il video per imparare a eliminare un comune blocco che ti rende difficile la comunicazione con gli altri!
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