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Come capire cosa vogliono le persone con l'uso di honeypot

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Come capire cosa vogliono le persone con l'uso di honeypot

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comunicazione - 02/07/22

In una puntata recente abbiamo visto come usare l'ambiguità per capire cos'hanno in mente le persone.

Quando tu presenti uno stimolo ambiguo o astratto, gli altri tendono a unire i puntini in modo personalizzato, cioè a dare a tale stimolo un significato basato su ciò che loro stessi hanno in mente, e quindi a rivelare il loro atteggiamento sull'argomento.

Trovi il link del video in descrizione.

Oggi vedremo invece che cos'è uno honeypot e come usarlo per ottenere un risultato più preciso e capire cosa vogliono, realmente, le persone.



Un test è un metodo per verificare qualcosa in modo veloce e affidabile. Ad esempio, il chimico usa la cartina di tornasole per verificare l'acidità o l'alcalinità di una soluzione. Il tester è lo strumento che i tecnici usano per verificare e misurare grandezze elettriche come tensione, corrente, resistenza ecc.

In psicologia, il modo più semplice di testare è fare domande.

Ma a differenza delle soluzioni alcaline e della corrente elettrica, che sono inanimate, le persone hanno coscienza, desideri e paure. E perciò non le puoi testare in modo ingenuo.

Cioè, se vuoi assumere un dipendente non puoi chiedergli direttamente: "Scusi se glielo domando, ma lei è disonesto?"

Per questo, molti test psicologici offuscano almeno parzialmente le domande, per non rendere la vita troppo facile a chi vuole dare di sé un'impressione esageratamente buona.

Supponiamo che tu sia una donna e che ti interessi sapere se hai di fronte un donnaiolo. Chiedendolo direttamente otterresti ovviamente una risposta negativa. E inoltre ti qualificheresti subito come insicura. E se lui fosse un po' manipolatore, sapere che sei insicura gli farebbe molto, molto comodo.

I test sono una cosa che le donne dovrebbero saper fare. Spesso però, almeno nella mia esperienza, sono imbranate e maldestre almeno quanto gli uomini, e finiscono per sprecare occasioni.

Quindi, se vuoi sapere se stai parlando con un donnaiolo, un modo per saperlo è attraverso l'uso di honeypot.

Honeypot significa "vasetto di miele" ed è usata nel gergo informatico come sinonimo di trappola.

Un problema che i siti web molto visitati si trovano ad affrontare sono gli attacchi maligni da parte degli hacker, che cercano di sfruttarne le vulnerabilità. Ogni sito ha un meccanismo per dire ai visitatori, specie ai robot di Google e agli altri spider, quali parti del sito non devono essere visitate.

Ma gli hacker, disobbedienti per definizione, vogliono vedere proprio quelle, perché pensano che lì possano esserci risorse importanti da sfruttare.

Lo honeypot consiste allora in una cartella del sito specificata come vietata. Se non la visiti, non succede niente. Ma se contravvieni alla regola e tenti di entrarci, vieni bannato e non puoi più accedere all'intero sito.

Quindi una vera e propria trappola, come il miele per le mosche.

Chi ha scritto la Bibbia ci aveva già pensato, perché la storia di Adamo, Eva, del frutto proibito e del serpente tentatore può essere letta proprio in questo modo.

"Tu non mangerai questo frutto!" E poi sappiamo com'è andata.

Tornando a noi, anzi a te, se vuoi sapere se l'uomo con cui stai parlando e che sostiene o lascia intendere di essere interessato a te è un donnaiolo, una semplice domanda trabocchetto che puoi fare è: "Sai, c'è questa mia amica che ti ha visto e ha detto che ti trova interessante. Ti andrebbe di conoscerla?"

Se ti risponde di no, è un segno positivo. Ma se invece cade nella trappola e ti dice di sì, oppure ti fa domande su di lei, cioè chi è, quanti anni ha, o peggio ancora sul suo aspetto fisico, inizia a girare le antenne.

Non puoi ancora essere certa se sia un donnaiolo o meno, ma intanto qualche indizio lo stai ottenendo.

Un'altro esempio di domanda: "Sabato prossimo usciamo io e altre tre mie amiche. Ti va di venire con noi?"

La risposta che ti aiuterà a capire se lui è davvero interessato a te. Ad esempio, se non si affretta a risponderti subito: "Sì, certamente!" ma ti dirà piuttosto qualcosa come: "Beh, forse; però mi faceva più piacere uscire qualche volta con te, da soli", anche questo sarebbe positivo.

Lo schema di funzionamento dello honeypot è come quello della pesca, ma al contrario:

1. Getti un'esca allettante.
2. Se il pesce non abbocca, allora bene.
3. Se invece abbocca, allora abbiamo un problema.

Facciamo un esempio diverso. Supponiamo che tu non sia sicuro se tuo figlio stia davvero andando avanti con gli studi universitari. Lui ti dice che sta dando tutti gli esami, che è in pari con il programma e che tutto va bene. Ma tu non ti fidi.

Osserviamo innanzitutto che, se non ti fidi di tuo figlio, può dipendere dal fatto che non è ancora responsabilizzato a sufficienza. O per l'educazione ricevuta, o per immaturità.

Ma potrebbe dipendere da una tua scarsa propensione a dare fiducia.

In ogni caso, hai il sospetto che lui in realtà stia pensando più a divertirsi che a studiare. E magari non hai o non trovi i mezzi per verificarlo.

Allora, puoi aspettare il periodo in cui lui dovrebbe essere più impegnato a dare esami, e presentargli il tuo honeypot, sotto forma di proposta allettante: "Sai, al lavoro forse mi regaleranno due settimane di vacanze tutto compreso alle Seychelles, per due persone, usufruibili da chiunque. Ti andrebbe di andarci?"

Se lui si buttasse a pesce sull'esca, proprio durante la stagione degli esami, converrai anche tu che non deporrebbe a suo favore.

Se invece dicesse: "Grazie babbo, mi piacerebbe molto, ma non posso permettermelo. Devo studiare", questo sarebbe un segnale già più incoraggiante.

Come ogni test, anche lo honeypot ha bisogno di ulteriori conferme e validazioni, quindi dovrai esercitare la creatività.

Ricordando però che il miglior modo per sapere se qualcuno ti sta dicendo la verità, specie se è una persona che conosci, è sapere che di quella persona ti puoi fidare.

E inoltre puoi sempre rinunciare a sapere, se puoi permettertelo._


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