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Ho paura di essere gay: identificazione o possesso?

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Ho paura di essere gay: identificazione o possesso?

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sessualità - 11/02/23

Dopo il discreto successo dei due precedenti video, "Hai paura di essere gay? Come smettere di ossessionarti" e "Paura di essere gay e ansia da prestazione distorcono i desideri", che puoi trovare facilmente usando la barra di ricerca dal mio canale, ecco un altro video di chiarimento sulla stessa paura.



Le persone che mi contattano per questo problema hanno tutti una domanda che li tormenta: sono gay oppure no?

A chi non se l'è mai fatta può sembrare assurda. In Toscana ti direbbero: "Mah, se non lo sai te...", eppure sembra essere oggi una delle ossessioni più comuni.

Come le fobie, anche il dubbio ossessivo può riguardare gli argomenti più impensati. Ad esempio una volta venne da me un paziente ossessivo che aveva paura di poter diventare un eremita. Appena sentiva pronunciare la parola "eremita" doveva spegnere la tv o allontanarsi da quelli con cui stava parlando, perché era terrorizzato dalla possibilità che un domani avrebbe potuto lasciare famiglia e amici per andare a starsene da solo in una capanna, sul cocuzzolo di qualche montagna.

La parola chiave, nel dubbio ossessivo, è appunto "possibilità". Esiste sempre una piccola, remota possibilità che tu un domani possa fare o diventare qualcosa che oggi nemmeno ti immagini. Ecco, l'ossessività è intolleranza a questa piccola, remota possibilità. L'ossessivo vorrebbe poter rispondere con certezza totale a qualsiasi domanda gli venga in mente. Anche la più improbabile e strampalata.

Ma come ormai avrai capito, la cosa peggiore che un ossessivo può fare è sforzarsi di dare risposte ai suoi dubbi. Perché l'ossessione non è un problema di trovare risposte, ma di smettere di farsi domande. "Domande stupide", come direbbe qualcuno.

Cioè, uscire dalle ossessioni non significa trovare risposte convincenti, perché nessuna risposta potrà mai essere del tutto convincente per chi è fatto in un certo modo. Significa perdere il bisogno di soddisfare tali dubbi.

Significa cioè accettare una volta per tutte l'imperfezione nel mondo e in se stessi.

Detto questo, uno dei modi per capire se sei gay è capire se ti senti più attratto da un sesso o dall'altro. Specie all'esordio del disturbo, all'inizio, è più facile perché ancora non hai così tanta confusione in testa.

Dopo che il disturbo si è instaurato a tutta forza, però, potresti avvertire delle distorsioni del desiderio. Ad esempio non sentire più tanta attrazione per l'altro sesso oppure credere di sentire attrazione per le persone del tuo stesso sesso.

E questo ti lascia con l'impressione di non avere mezzi per trovare risposte.

Quando sospetti di essere attratto dalle persone dello tuo stesso sesso, un'altra angolazione da cui inquadrare la domanda può essere: in che modo te ne senti attratto?

Supponiamo che tu sia un uomo.

Se ti senti attratto da un altro uomo, potrebbe essere perché hai il desiderio di identificarti con lui. Magari vedi in lui qualcosa che ti piacerebbe essere, ad esempio essere forte o coraggioso.

Potresti essere o essere stato un ragazzo esile, non molto alto, magari bullizzato, con un autostima non altissima. Ecco quindi che le figure maschili forti, potenti ti attraggono. Non perché vorresti andarci a letto, ma perché vorresti essere come loro.

Se ciò che senti è soprattutto questo, probabilmente non sei gay.

Se invece la sensazione di attrazione per un altro uomo sta più sul lato del possesso, cioè lo vedi come un oggetto sessuale da avere, o da cui essere posseduto, allora potrebbe trattarsi di un orientamento omosessuale.

Ma come ho detto, anche in questo caso le tue sensazioni potrebbero essere confuse dall'eccesso di rimuginazione, a un punto tale che nemmeno tu riesci più a capire cosa vuoi.

Se sei arrivato a questo punto e non riesci a liberarti da solo dei pensieri e dei dubbi intrusivi che ti perseguitano, come la paura di essere gay oppure di altro tipo, rivolgiti a uno specialista.

Dalle ossessioni si può uscire._


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