Una delle domande più frequenti che mi vengono rivolte dai pazienti ansiosi è: "Dottore, ma se io faccio quello che lei mi sta dicendo di fare, cioè l'esposizione, quindi immaginarmi che le cose peggiori possano succedermi, non è che così le rendo più probabili? Che faccia cioè in modo che accadano con maggior probabilità?
Risposta semplice: si tratta di superstizione.
Soprattutto in chi ha una tendenza ossessiva, è facile farsi l'idea che se io mi concentro su una cosa negativa, la faccio succedere.
Questo si ricollega al cosiddetto pensiero magico, e anche a quello che viene venduto come pensiero positivo: "Devi pensare positivo, devi sempre pensare positivo! Non sia mai che tu pensi che una cosa di male ti possa accadere, perché così la renderai più probabile!"
Allora, a certe condizioni questo è vero, quando lo fai involontariamente. Come nella storia di Edipo, che sfugge al suo destino per andare a trovarlo proprio nella direzione che aveva scelto per sfuggirlo.
Ma se tu invece ti metti a pensare volontariamente e a concentrarti sul peggio che ti può succedere riguardo a una determinata circostanza che ti preoccupa, ebbene questo è molto diverso perché è un prefigurarsi volontariamente quello che ti potrebbe succedere. È un mettere le mani avanti.
Quando un ingegnere deve progettare un ponte, supponiamo per sopportare un traffico di 100 tonnellate, ma secondo voi, farà un ponte in grado di sopportare appena 100 tonnellate?
Ovviamente no. Si metterà nel caso peggiore. E quindi si chiederà: "E se ce ne passassero 500?". Così farà un ponte capace di reggere un traffico molto maggiore di quello che normalmente ci si aspetta che ci sia.
Quindi, mettersi nel caso peggiore volontariamente è una forma preventiva per evitare conseguenze peggiori.
Ora, il traffico è un caso reale, in cui un ponte potrebbe davvero essere sovraccaricato. Ma siccome l'ansia è paura di qualcosa che non esiste, se tu continui ad alimentarla pensando sempre: "Ah, adesso qui, adesso di là, adesso mi succederà questo, adesso mi succederà quest'altro" in maniera passiva, quindi sostanzialmente subendo questi pensieri, li renderai più probabili.
Se invece te li vai a cercare apposta, questo è un modo per assumere il controllo della situazione e quindi, in definitiva, per tranquillizzarti davvero.