Il problema dei libri di self-help: il lato negativo del pensiero positivo

generale - 01/09/10

Nei momenti di dubbio e incertezza, molte persone ricorrono ai libri di self-help, in cerca di una cura psicologica fai-da-te per incoraggiamento e guida. Il pensiero positivo suggerito in questi libri, attraverso la ripetizione di affermazioni come: "Io sono una persona amabile" oppure: "Io ci riuscirò", dovrebbe servire a risollevare l'autostima e spingere all'azione.

Purtroppo, però, secondo uno studio del 2009, questo tipo di pratica rischia di fare peggio che meglio. I ricercatori hanno trovato che gli individui con bassa autostima in realtà si sentivano peggio, dopo aver ripetuto delle affermazioni positive.

Nell'esperimento è stato chiesto a partecipanti con bassa autostima e alta autostima di ripetere varie volte la frase  "Io sono una persona amabile" tratta da un libro di self-help. Gli psicologi hanno misurato l'umore dei partecipanti e le sensazioni del momento verso loro stessi.

È emerso, appunto, che le persone con bassa autostima si sentivano peggio dopo le ripetizioni, rispetto a un altro gruppo sempre a bassa autostima che però non ripeteva la frase. Gli individui con alta autostima si sentivano invece leggermente meglio dopo le ripetizioni.

In uno studio successivo, gli psicologi hanno concesso ai partecipanti di elencare anche i pensieri negativi su loro stessi,  dopo le ripetizioni della frase. Paradossalmente, i soggetti con bassa autostima si sentivano meglio di quando dovevano concentrarsi solo sui pensieri positivi.

Gli studiosi suggeriscono che, allo stesso modo delle lodi eccessivamente positive, frasi come "Io mi accetto totalmente e completamente" riuscirebbero insincere e provocherebbero pensieri contraddittori negli individui con bassa autostima. E i pensieri negativi possono schiacciare quelli positivi. Quando le persone vengono istruite per concentrarsi esclusivamente su pensieri positivi, i pensieri negativi che emergono in reazione possono essere molto scoraggianti.

Gli autori concludono sostenendo che la ripetizione di affermazioni positive può beneficiare alcune persone - ad esempio con alta autostima - ma rivelarsi un boomerang per altre - ad esempio quelle con bassa autostima.

Bibliografia:

Wood et al. 2009. Positive Self-Statements: Power for Some, Peril for Others. Psychological Science.
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